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Visualizzazione dei post da dicembre, 2010

Lacrime

Ho pianto tanto quest'anno. Ma io piango sempre per tutto, per i film, per stanchezza, per ricordi lontani, per cose dette e non dette. Rido e piango in continuazione. Sembro matta. E' come se avessi un ormone sballato. Qualcuno diceva che in gravidanza avrei pianto di più ma così non è stato, avevo paura che mio figlio nascesse triste, che si sentisse disperato molto più spesso del dovuto. Invece è successa una cosa inaspettata. Riccardo è nato senza lacrime. Piange, piange, si dispera ma a un anno e mezzo dalla nascita nemmeno una goccia di lacrima. Niente di niente. Ostruzione del dotto lacrimale. Troppe lacrime per me e niente per lui.
Adoro il Natale, le decorazioni, le canzoni, scartare i pacchetti dopo la mezzanotte del 24 e da quest'anno vedere mio figlio entusiasta di distruggere l'involucro dei suoi regali. Non riesco a controllare l'euforia di questi giorni, la frenesia, le pause pranzo alla rincorsa dell'ultimo regalo (veramente sono tanti quest'anno). Felicità è desiderare un panettone caldo.

Per

Per non essere mai citati occorrerebbe rimanere in silenzio spesso, essere una presenza poco ingombrante, non creare problemi e rimanere sempre alla finestra. Insomma non disturbare. Leo, il cui anonimato è palesemente angosciante, adesso riposa nella stanza accanto ma solo perché è tardi e la stanchezza di una giornata come questa ci ammazza lo spirito. Lui non è proprio silenzioso, la sua presenza metterebbe in subbuglio anche un convento di suore, le sue polemiche su qualsiasi argomento sono protagoniste di ogni minuto della mia giornata. In 24 ore come queste, dovessi fare un resoconto, non so contare le volte in cui ho pensato alle sue parole, non so contare le volte in cui pensandolo ho detto "uffa!". Eppure, il personaggio in questione, qualcosa di più di cinque anni fa, è diventato mio marito. Consapevolmente , senza indugi. In momenti come questi vorrei proprio fermarmi un attimo e correre nella stanza accanto per non godermi più il silenzio, guardarlo e riderci s

la vie rose

Des yeux qui font bassier les miens Un rire qui se perdsur sa bouche Voilà le portrait sans retouche De l'homme auquel j'appartiens Quand il me prend dans ses bras Il me parle tout bas Je vois la vie en rose Il me dit des mots d'amour Des mots de tous les jours Et cà me fait quelque chose Il est entrè dans mon coeur Une part de bonheur dont je connais la cause C'est lui pour moi Moi por lui dans la vie Il me l'a dit. l'a jurè pour la vie Et dès que je l'apercois Alors je sens en moi Mon coeur qui bat

ultra 50

Mia madre, da 7 anni, piange ogni 5 dicembre. Semplicemente per un anno in più e chissà poi cos 'è che veramente le passa per la testa. Io mi sforzo di essere positiva ma non ci riesco mai, è tutto fuori dalla mia portata. In primo luogo non riesco a capire perché la sua disperazione solo in questo giorno, se proprio occorre bisognerebbe approfondire . Se fossi in lei, probabilmente , non sarei così sorridente per 364 giorni l'anno. In secondo luogo vorrei scuoterla, renderla viva, non vederla sempre così passiva, la renderei sociale. La vita non può essere sempre quella degli altri. Poi mi dico di non essere sufficientemente matura per giudicare. Il mio ruolo è marginale rispetto a quei ultra 50 sorridenti.