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Visualizzazione dei post da dicembre, 2011

Tra un Brunello e una fettina di crudo

L'ultimo regalo della nonna è stato consumato oggi, in una giornata di sole, in un piccolo locale milanese. Un tagliere di salumi e bruschette, un buon bicchiere di vino e un cin cin a tre. La verità è che se fosse stato per me non avrei mai prenotato, perchè niente sembrava bello e tutto sembrava difficile e poi avere un ultimo regalo incompiuto forse sarebbe stato più semplice. Ci ha pensato L. che vedendomi barcollare nella nebbia della mia confusione ha scelto, prenotato e organizzato questa giornata, con la pragmaticità e freddezza che lo contraddistingue. E forse ha ragione quando sostiene che lei ne sarebbe stata solo contenta e che è quello che avrebbe voluto. E forse ha ragione quando dice che il giorno di Natale era come fosse con noi, in quella confusione, con i suoi figli commossi e i suoi nipoti matti. E io non lo so più cosa è giusto o sbagliato, qual è il confine tra il dolore e la speranza, cosa c'è in quel piccolo spazio nel mezzo fra persone che si amano.

Donne con orecchie

Palestra. Venti metri quadrati di spogliatoio. Corsi che si accavallano nelle ore serali, borse ammassate, visi e orecchie vicine. Le persone sono sempre le stesse, una ragazza magrina con nike psichedeliche, la ragazza riccioluta e incolta, quella che si infila le lenti per non far sudare gli occhiali, quella con la maglia scollata e il push up e poi lei, la biondina sui 40, con la voce importante e la rabbia che trasuda da tutti i pori. Capita che io mi preparo per andare in doccia e lei per il corso di non so cosa. Mi ritrovo ad ascoltare i suoi discorsi con la moretta magra, senza accorgermene. E' divorziata da poco, una delusione grossa come una casa (peraltro riscattata), un lavoro che vacilla e soprattutto un figlio intorno ai 4 anni. Le donne sono brave ad aprire parentesi e ricordare vecchi particolari ma lei condisce il tutto con quel qualcosa che assomiglia alla rabbia ma anche alla tristezza, alla delusione e alla pateticità. L'ex marito, ovviamente, deve essere

Persone saltate

Mi capita spesso di non vedere chi mi sta attorno, non ho problemi di vista (veramente un po' sì ma non è quello il problema) semplicemente escludo ciò che non credo di trovare dal mio capo visivo. Per esempio se sono in un supermercato e devo comprare una serie di cose, sono talmente distratta e diretta che non vedo e quindi non saluto conoscenti o amici, come se escludessi a priori qualsiasi incontro. Mi capita spesso se sono in locali o luoghi affollati e mi salvo solamente se c'è qualcuno con me che mi dice Hai visto chi c'è? . Giuro che mi vergogno e se fosse meno complicato riuscirei a destreggiarmi meglio anche con le parole. Così sembro snob e forse un po' lo sono ma per altri motivi e solo nel mio profondo (a questa affermazione la mia amica Cri starà sicuramente ridendo e annuendo). Questo pensiero è per V. che ieri, ancora una volta, ho rischiato di non salutare (se non fosse stato per lei non sarebbe successo per l'ennesima volta), per V. che ho rit

La Repubblica delle Banane

Non parlo mai di politica, per presa di posizione ma anche per un senso di non appartenenza che ormai mi assilla da qualche anno a questa parte. In questo periodo però il senso di disagio e di schifo è arrivato alle stelle, i telegiornali sono saturi di numeri, sondaggi, professori, donne in carriera e in lacrime, paragoni senza senso e promesse mai mantenute. Prima era anche peggio, perchè il SignorB innondava le cronache con escort che sbucavano da tutte le parti, ragazzine e ragazzotte con il fisico in propettiva 3D, scenografie dei tribunali italiani, amabili servitori in giacca e cravatta, sguardo assassino e paroloni impronunciabili. Insomma, il bagaglino in prima serata, con meno risate ma più seni in circolazione. Ecco, mi manca il respiro se penso ai sonni tranquilli che non dormiremo, al lavoro che continuerà a non esserci, alle prospettive professionali sempre peggiori e alla vita precaria in tutte le scelte di coraggio e non. Viviamo nella Repubblica delle Banane, una po