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Visualizzazione dei post da aprile, 2013

On Off

Se poi ci fosse un modo per accendere il cervello di chi lo tiene spento (o in stand by) si risolverebbero milioni di problemi. Io a volte sono spietata, mi rendo conto, sono terribilmente cinica ma credo che la durezza paghi di più, a lungo andare, di un atteggiamento che asseconda. Sono arrabbiata, immensamente, perché l'egoismo degli stolti che lede me e le persone che amo, mi fa credere che una soluzione imminente non ci sia. E' brutto non capire nulla, non sapere niente di niente, non conoscere, ignorare le sfaccettatute della vita, guardare negli occhi una persona e mentire, dire la cosa più comoda. La menzogna più grama, la bugia che fa male sempre, per tutta la vita, perché se riesci a mentire a chi ti ha amato, nonostante tutto, vuol dire che non hai remore, rispetto e sei perduto. E respiro. E corro. E sbuffo. E parlo. E odio. E mi chiedo perchè. E non è cosa salutare, perchè se sono nervosa poi mangio quello che capita, in maniera disordinata, ingrasso, non dormo d

Luoghi comuni e fumata bianca

Ma come siamo lenti. Ho dovuto modificare la mia homepage (di una testata giornalistica) per non rodermi le anche e i sentimenti. Si insomma, l'Italia è governata da una manica di imbecilli e alla terza votazione non sono ancora riusciti a decidere il nome del futuro Presidente della Repubblica. Da povera cittadina con un lavoro tassato e precario (perché niente è ormai certo), ho la sensazione che il prossimo ultra settantenne sarà una persona che avrà un gran da fare con tutti questi vecchi galletti e forse cadrà uno dei più importanti luoghi comuni italiani... il Presidente della Repubblica non serve a un cazzo (evviva i francesismi). Perché diciamolo senza vergogna, per una volta, che siamo un popolo fantastico, pieno di gioia, pieno di tradizioni, di cultura e educazione alla vita. Ehm. Perché se a Montecitorio ci sono anche i Grillini vuol dire che un po' di America è arrivata anche qui, in ritardo ovviamente e non è proprio come vedere il caro Martin che nel 1963 a

In qualche riga

La maliconia e i rimpianti. E i se. E  non avere coraggio. E tutto quello che adesso farei con la forza della mia età. La sufficienza di essere io e solo io, la sensazione di non arrivare mai, di non essere mai soddisfatta,  la tentazione di andare e cambiare vita. Lontano. Per non averne mai abbastanza. Come da bambina, con le ginocchia sbucciate, e la voglia di giocare, senza fermarsi, nemmeno il tempo di fare pipì, correre di qui e di là, avere sempre la terra bruciata sotto i piedi e non saper che è tutto troppo breve per fermarsi a respirare. E il cielo d'estate al mare, il profumo della notte in spiaggia, le stelle che non finiscono. A qualsiasi età, oggi come ieri. Sono qui e dove cazzo voglio andare se ho delle radici che crescono da un secolo e non si fermano più. Sotto terra, tra i rovi, tra le foglie, radici che passano dalle gambe e dal cuore, veloci, silenziose. Oggi sono seduta su uno sgabello rosso, settore Nostalgia, fila Libertà Perduta. Fatemi spazio.