Come fossi te.
In tutto questo buio, vorrei perdermi. E salire e poi scendere e respirare come si fa quando tutto è perduto. Sono qui senza niente, con le mani sulla corsa mentre i miei piedi vanno, non so dove. Gridare con tutto il respiro e piangere fino alle lacrime mute, come quella poesia di noi, che tutto taceva. I tuoi silenzi. Come niente. E io che di te qualcosa non so. Tutti quei momenti di mezzo, non sono di nessuno. La tua faccia scura, il tuo abbraccio lento. Se mi volto, sulle scale, posso perdere i gradini e niente sarà più lo stesso.
Io sono quella che ti ha amato, io sono quella che ha sperato, che non fosse vero, che tutto fosse senza la nostra luce. Un minuto, quanti minuti, tutto perduto, palmo contro palmo, il bacio dei Santi. Persino la strada. I miei chilometri. Veloci e senza fiato. I miei capelli che non rispecchiano nei tuoi occhi. Sono ancora io. Quella che ti ha amato. Nonostante tutto. Per tutto. Questo tempo. E non lo so cosa sarò domani. Amore mio. In questa simbiosi. In questo tacito assenso. Senza più te. Di questo addio che sa di sale e miele. Come un mare in tempesta e un alta marea che arriva e va, senza mondo e sabbia, la tregua che ci attende, il vento che soffia, le mie mani tremanti. E non ti prendo. Più. Ti vedo e non ti fermo. Le tue orme avanti. Le mie troppo piccole per i tuoi passi. Arrenditi. Smettiamola.
Il tempo non è nostro.
Saprai perdonare la mia debolezza.
Questo è il mio primo addio.
Che senza te, il respiro, si fa veloce.
Amato Mio.
In tutto questo buio, vorrei perdermi. E salire e poi scendere e respirare come si fa quando tutto è perduto. Sono qui senza niente, con le mani sulla corsa mentre i miei piedi vanno, non so dove. Gridare con tutto il respiro e piangere fino alle lacrime mute, come quella poesia di noi, che tutto taceva. I tuoi silenzi. Come niente. E io che di te qualcosa non so. Tutti quei momenti di mezzo, non sono di nessuno. La tua faccia scura, il tuo abbraccio lento. Se mi volto, sulle scale, posso perdere i gradini e niente sarà più lo stesso.
Io sono quella che ti ha amato, io sono quella che ha sperato, che non fosse vero, che tutto fosse senza la nostra luce. Un minuto, quanti minuti, tutto perduto, palmo contro palmo, il bacio dei Santi. Persino la strada. I miei chilometri. Veloci e senza fiato. I miei capelli che non rispecchiano nei tuoi occhi. Sono ancora io. Quella che ti ha amato. Nonostante tutto. Per tutto. Questo tempo. E non lo so cosa sarò domani. Amore mio. In questa simbiosi. In questo tacito assenso. Senza più te. Di questo addio che sa di sale e miele. Come un mare in tempesta e un alta marea che arriva e va, senza mondo e sabbia, la tregua che ci attende, il vento che soffia, le mie mani tremanti. E non ti prendo. Più. Ti vedo e non ti fermo. Le tue orme avanti. Le mie troppo piccole per i tuoi passi. Arrenditi. Smettiamola.
Il tempo non è nostro.
Saprai perdonare la mia debolezza.
Questo è il mio primo addio.
Che senza te, il respiro, si fa veloce.
Amato Mio.
Zio banana no...è troppo per chiunque. !!! Che palle. .piango. ...
RispondiEliminaMa sale e miele é un pò come gelato al cioccolato dolce e un pò salato?.. Sei posseduta dallo spirito di Malgioglio e il suo toyboy negher?
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