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Visualizzazione dei post da dicembre, 2013

Tutto qui

Quanto sono ispirata oggi. Zero. Da uno a dieci, uno. Impercettibile quasi. Ma. Molto probabilmente è l'ultimo post dell'anno e prendo in carico le istantanee di un 2013 che a tratti è stato esaustivo, stancante, monotono, divertente, squilibrato e disarmante. Ho bisogno di essere franca. Ho bisogno di dirmi che vivere alla giornata è ciò che più mi si addice. Che i miei attimi spesso sono tanto intensi quanto perturbati. Mai come in quest'anno mi sono sentita a pezzi e allo stesso tempo viva. A luce alterna. Un medicinale in possesso di un bugiardino che direbbe "Assumere a piccole dosi". Oh quanto siete buoni. Direi. Volendo. Se anche non mi leggi è meglio. Le complicazioni viaggiano sempre alla velocità della luce. In direzione antioraria. Ho pensato spesso a tutto ciò che posso perdere. E' cosa drastica, ammetto. Ma così è se vi pare. In questo anno ricco di dubbi degni di Amleto. Così,  se c'è una cosa che proprio non vorrei mai più, è sapere F. m

Fugata

Sarà che ho mal di testa, di quelli che ti prendono il collo, di lato, di sotto e di sopra. Sarà che ho fame di cibo e vita, senza avere tempo né per masticare né per respirare. Sarà che dopo una serata con le amiche a parlare di niente e di tutto, sento la loro assenza addosso e la solitudine in gola. Sarà che ho nostalgia, quella che ti attanaglia la gola, quella senza risposta, quella che non sai perché ma è così e basta, non ci puoi fare niente. Sarà che se ti abbraccio e tu fai finta di non vedermi, io muoio, e lo faccio in quel modo tutto mio, cadendo, appoggiando la testa al pavimento freddo per sentire qualcosa che non sia completamente monotono. Sarà che oggi piove e sono gocce sottili, che bagnano gli occhi ma non i capelli. Saranno tutte queste cose che mi fanno venire il groppo in gola, che mi fanno pensare che forse qualche lacrima, versata a caso, in una solitudine di giocattoli e in un tappeto senza angoli, ci può stare. Senza essere blasfema, intendo. Cioè, non si

SuperEroe

Come sto. Come stai. Ci vorrebbe un supereroe, ogni tanto, di quelli con gli scudi e la capacità di volare. Ecco, se potessi scegliere un superpotere, uno solo, sarei indecisa. L'invisibilità o la capacità di spiccare il volo? Forse la prima è rischiosa, anche perché scoprirei cose che non mi aspetto e se stupirsi è un'ottima abitudine mi piacerebbe esserlo in maniera precaria. SuperAttività. Quando ero piccola ero perdutamente innamorata di Actarus prima e poi di Terence, che superpoteri proprio non ne aveva ma era una sorta di supereroe lo stesso. I film mentali sono iniziati lì, fingendo di essere Venusia sulla poltrona - navicella spaziale, anni 80 dei miei genitori (vellutino marrone fastidioso al tatto), esplorando cieli incontaminati e missioni impossibili. La fantasia ti salva la vita. A volte dalla disperazione, a volte dalla monotonia, se sei bambino ti salva e basta. Come quando sono stata ricoverata in ospedale per Acetone . Si certo, forse svenivo anche. Mangiav

In fondo

Una volta ho pensato che le quattro mura identificate come casa dovessero anche avere un profumo di riferimento a seconda degli stati d'animo, delle stagioni e degli accadimenti. E quindi va bene che d'inverno, vicino al Natale, ci possa essere profumo di zenzero e cannella. E' sacra questa cosa del profumo, e non esiste alternativa, come se non ci fosse altro possibile abbinamento. Il Natale a casa è così. Come il nostro albero. L'ultimo regalo di Carla, che quando sono entrata nel negozio avevo in mente un alberello da un metro e venti, così sta ovunque, e quando sono uscita lo scatolone era dentro un carrello, perché l'albero, appositamente smontato per me, era alto due e metri e trenta. Avevo ancora la Lupo Verde. E dentro era tutto verde di pezzi d'albero e fuori era tutto verde di carrozzeria. E mi si vedeva per un pelo. Il sacchetto di addobbi natalizi era gigante, perché avevo comprato anche quelli, ed erano tutti rossi, in preda ad un acquisto compulsi