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Visualizzazione dei post da maggio, 2013

Così

Durante una delle mie veglie notturne, nel silenzio, ho pensato che fosse indispensabile dire a me stessa alcune cose, a voce bassa,  ed essere ascoltata, con quell'infantile remoto entusiasmo che si riserva per le grandi occasioni. Perché non m'interessa avere una casa immensa e non poter vedere il mondo, non m'interessa sorridere senza farlo veramente, non m'interessa stare in un posto in cui non vorrei essere, non m'interessa indossare un abito costoso se non mi sta bene, non m'interessa uscire a cena con qualcuno che non mi guarda negli occhi, non m'interessa giocare a basket senza competizione, non m'interessa niente se le persone che amo non stanno bene, non m'interessa essere abbracciata per essere trattenuta e non m'interessa avere un fiume di parole se poi non ho un foglio su cui scriverle. Da sempre. Perché non ne posso fare a meno, perché tutto gira intorno alla mie orribile testolina spettinata, come se tutto varcasse la soglia dell&#

Mandarini

Che. Checciè. Oggi. Chi. Chicciè. Oggi. Se non avessi tutte le persone che ho adesso con me, morirei. E chi ha inventato Uozzap è un genio, perchè ci tiene tutti vicini, vicini, di giorno e di notte, come nelle migliori famiglie. Virtualmente sostituisce un abbraccio, ti arricchisce di parole improvvisate e se sei sincero giochi anche al gioco della verità , che adoro, come  alle Medie, quando era l'unico modo per sopravvivere alle feste di compleanno con la musica dei New Kids On the Block a palla (per rimanere in tema "Inglese Perfetto" avrei dovuto scrivere NiuChizzondebloc). Un buon deterrente alla noia, alle mancanze di tutti i giorni, alla solitudine che prima o poi arriva per tutti. Un modo per stare incazzati meno possibile, in questa pianura che puzza di maialone, dove piove sempre e non c'è modo di avere un attimo per respirare aria buona. Leggo e rido da sola. E la gente pensa che sono matta. E forse un po' lo sono. Ma chissenefrega. Tutto questo è

Uno Scorcio

Scorcio di conversazione. Rubato. Due giovani donne. - Io non lo so cosa mi sta succedendo. - Ho le farfalle nello stomaco... - Non ci saremo mica ammalate di qualcosa? - Si, di vita.

Ecco

"Ci sono momenti in cui uno vorrebbe dire tante cose che forse il modo migliore per dirle è stare zitto."                                                                                       Levante Quarini                                                                                      dal film "Il ciclone" da PensieriParole

100 e +

Perché se hai una voce come la mia, la mattina in macchina, tieni chiusa la bocca, soprattutto se i finestrini sono abbassati e il sole ti scalda le mani. Se hai una voce come la mia canti Piece of my heart con i finestrini chiusi, sperando che Janice, da lassù, non si irriti troppo... Mentre stavo cercando di parlare con la pediatra (strano  non capita mai), ho cliccato una volta di troppo gli auricolari e tac. Quando una canzone mi entra in testa, non esce più, mi ritrovo il ritornello rimbombante, il tempo ticchettato sulla tastiera e la colonna sonora a questo post. Oh come on come on come on come on. E chissà come sarebbe cantare questa canzone su un palco, con una bella voce (ovviamente), un paio di pantaloni di pelle e una buona dose di sfacciataggine. Take it! Chissà come sarebbe poter vivere della propria arte, improvvisata, studiata, programmata, amare il proprio lavoro perchè la fonte è talento innato. Take another little piece of my heart now, baby. Chissà come sarebbe

Oggi, per tutti

"Nel rapporto con gli altri chiediti sempre se vale la pena. Se vale la pena aspettarli, comprenderli, capire i loro silenzi. Giustificare i loro comportamenti, i loro allontanamenti. Chiediti fino a che punto sei disposto ad accettare tutto ciò. E non c'entra il bene che vuoi loro. E' che tutto ha un limite" G.P. De Felice