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Visualizzazione dei post da ottobre, 2015

Ore Confinanti

Ci sono centosessantotto ore in una settimana. Seicentosettanta e poco più in un mese. La solitudine a volte pesa meno. Ho pensato ci dovesse sempre essere un confine, qualcosa di invalicabile. Il confine è una linea, dritta e marcata. L'assurda integrità di quella linea mi annienta, forse perché oltre, io sono tutto. Oggi sono monca. E  scavata. Monca come un soldato ferito in guerra. Scavata come una buca in riva al mare. Non perderò mai ciò che amo - pensavo. Invece ho avuto paura. Quelle che noi chiamiamo certezze, quelle solide ancore che ci bloccano i piedi, ad un tratto affondano e per decidere se galleggiare a peso morto o toccare il fondo e saltare su, occorre solamente un attimo, un momento preciso di lucidità. Se cammino sulla destra della linea gialla, se cammino entro i paletti, non corro il rischio di farmi prendere da una macchina in corsa o da una moto in bilico sulla propria fune. Il privilegio di non parlare è qualcosa che non avevo calcolato. L