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Visualizzazione dei post da ottobre, 2017

Andrea Pazienza e altri dettagli

Mi sveglio e penso alla parola Frugale.  Ha il sapore di qualcosa che sfugge, di qualcosa che si dice in due battute, frug-ale.  Invece significa sobrio, misurato. Di seguito mi viene in mente Andrea Pazienza, il libro Pompeo, letto in un'adolescenza che mi soffiava sul collo, senza che oggi io lo veda  riposto nei ripiani della libreria. Non c'è un nesso tra il significato di Frugale e l'artista ma ci sarebbe se il suono della pronuncia prendesse il sopravvento sull'etimologia del termine. Dire Frugale come dire Fruscio. Mi capita questa cosa qui con le parole. Ne ignoro momentaneamente il significato e lo associo a qualcosa che potrebbe essere ma non è. Frugale associato ad Andrea Pazienza è un'eresia, come dire che il sapore del riso bollito ricorda il cioccolato. Insomma, una cosa contorta detta a caso. Come quando una definizione surclassa un'idea, come quando quel ragazzo sul treno ha detto Si Andrea Pazienza è quel fumettista che si drogava,  e io sbu